— ANPI Colle Val d'Elsa

Archive
Tag "ANPI Colle di Val d’Elsa"

Apprendiamo con dolore della morte di Vasco Brocchi, colligiano, socio onorario della nostra sezione.

Soldato dell’esercito italiano nella campagna dei Balcani, dopo l’8 settembre Vasco si unì, col proprio battaglione, alle forze partigiane in Jugoslavia per combattere contro i nazisti fino alla Liberazione.

Ciao Vasco, grazie. Che la terra ti sia lieve.

Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri
Don Lorenzo Milani

158296e9-fcc6-415a-84ff-a4b3a01de591

Read More

anpi_logo

Il Coordinamento delle Sezioni ANPI della Valdelsa apprende con preoccupazione le recenti notizie di cronaca riguardanti l’operazione coordinata dalla DDA di Firenze sull’estremismo di destra nelle province di Siena e Firenze e segue con attenzione l’evolversi della vicenda. È innegabile affermare che, se fossero confermati i primi rilievi investigativi, saremmo di fronte a una situazione che definire gravissima sarebbe un eufemismo. Allo stesso tempo, sono varie le riflessioni che sorgono leggendo i vari resoconti resi noti agli organi di stampa. Per esempio, ci chiediamo come sia possibile che vengano definiti “insospettabili” individui che non nascondono affatto le proprie idee quantomeno nostalgiche nei confronti del regime nazifascista e che il tutto venga ridotto alla passione del collezionismo, alla goliardia (come spesso si sente dire), a una non meglio definita “stranezza” o persino al grottesco e che queste persone possano detenere armi regolarmente registrate. È grave, inoltre, che tra i capi d’accusa il reato di apologia del fascismo non venga mai menzionato. Infine, troviamo curioso il dispiegamento di forze e la visibilità concessa a questa operazione ma non ricordiamo che vergognose parate, comizi o semplici banchetti informativi per le vie delle nostre città, davanti a supermercati o nei parchi pubblici (autorizzati con preoccupante leggerezza dagli organi competenti quando sono chiare le motivazioni dietro a partiti o “associazioni culturali” che non hanno mai nascosto idee legate all’ideologia fascista, al suprematismo e al razzismo) abbiano ricevuto la dovuta attenzione dalle Istituzioni. Tutto ciò non può e non deve rientrare nella normalità, come purtroppo vorrebbe fare una comunicazione politica che oramai da tempo è caratterizzata da un tracollo valoriale e morale. Ci auguriamo quindi che tutti i singoli cittadini di buona volontà, le forze politiche e le Istituzioni comprendano la gravità del momento e che sia possibile reagire a questo cancro della nostra società con forza e fermezza. Mai quanto in questo momento storico è necessario creare una unitaria risposta antifascista ed essere non solo vigili e a guardia dei nostri ideali (sappiamo bene chi sono i nostri nemici) ma una forza propositiva e sostenere con decisione, pertanto, i valori della nostra Resistenza e della nostra Costituzione.

Coordinamento delle Sezioni ANPI della Valdelsa

Read More

Vi aspettiamo sabato 23 marzo, alle 18.00, alla Biblioteca Comunale “M. Braccagni” di Colle Val d’Elsa, per la presentazione del libro La Controfigura (edizioni Alegre, collana Quinto tipo).

Sarà presente l’autore Luigi Lollini; coordinerà Dario Radi, ANPI Colle di Val d’Elsa.

https://it-it.facebook.com/events/2097644000283165/

la-controfigura-23-03-2019

Luigi Lollini vive a Bologna, dove lavora come insegnante. Ha pubblicato racconti – firmati «Luisa Catanese» – su Carmilla on line, per Manifestolibri e Scuola sarda editrice. Collabora con il Cesp (Centro studi per la scuola pubblica) di Bologna. Ha scritto sulla poesia e sulla figura intellettuale di Franco Fortini per Quodlibet e Manifestolibri, e per le riviste L’Ospite ingrato, Altreragioni, Lingua e stile, Trasparenze.

Rózsa. È il cognome di Eduardo, non ancora trentenne dirigente del Partito socialista operaio magiaro, o meglio, della sua organizzazione giovanile. È l’anno 1988, l’Europa è alla vigilia di sconvolgimenti epocali, ma pochi guardano l’orizzonte e capiscono. Eduardo forse è tra questi. Lo incontriamo a Bologna, dove si celebra in pompa magna il IX centenario dell’università. Rappresenta l’Ungheria a un meeting di giovani di mezzo mondo.
Padre magiaro e madre boliviana, Eduardo Rózsa Flores non è il tipico burocrate d’oltrecortina: spigliato poliglotta, anticonformista, recita poesie e canta a piena voce, ammalia gli interlocutori, li attira, li trascina con sé nel suo slancio vitale, nel fervore per questi tempi che stanno per cambiare. La caduta del Muro di Berlino è vicina, la fine dell’Urss dietro l’angolo. Che farà questo giovane comunista, nell’epoca che viene?
Alberto, studente dell’Alma Mater e alter ego dell’autore, trascorre con Rózsa una serata fatidica, che ricorderà per tutta la vita. «Take me / to the magic of the moment on a glory night», dirà la canzone che accompagnerà la svolta.
Pochi mesi dopo, Alberto incontra di nuovo Eduardo, stavolta a Budapest, durante una vacanza con l’Interrail. Cena a casa sua, conosce i suoi genitori. Poi gli anni e la distanza macinano i giorni: qualche telefonata, un pugno di cartoline, un rapido incrocio a Venezia che ha vaghi contorni di mito… I due non si vedranno mai più.
Nel 2009 la notizia appresa per caso: Eduardo Rózsa Flores è stato ucciso a Santa Cruz, in Bolivia. Un cerchio che si chiude male: nato in Bolivia, è morto in Bolivia come l’amato Che Guevara, ma – a quanto sembra – dall’altra parte della barricata: eliminato da forze speciali del governo socialista bolivariano. Era coinvolto, si vocifera, in un complotto di destra per attentare alla vita del presidente Evo Morales. È vero? E se è vero, com’è stato possibile?
Cos’era diventato il brillante Eduardo nei vent’anni da Bologna a Santa Cruz? La domanda si dilata e pulsa nella testa di Alberto, nel frattempo divenuto insegnante, marito, padre.
Bisogna provare a rispondere, bisogna cercare.
Eduardo: comunista anticomunista, patriota magiaro che per «solidarietà internazionalista tra nazionalisti» combatte a fianco dei croati in Jugoslavia.
Eduardo: convertito all’Islam durante una missione in Bosnia, «nemico dell’imperialismo», amico di «Carlos lo Sciacallo», e chi più ne ha più ne mette, ma più ne mette e più aumenta la confusione.
Eduardo: un rompicapo, letteralmente. Per Alberto, un aneurisma della memoria, con rischio di rottura vascolare.
La Controfigura è un regolamento di conti con una persona che ha tradito, e al tempo stesso il tentativo di capire chi e cosa sia stato tradito. Perché una cosa è certa, compagno: «a qualcuno devi chiedere scusa.
Devi chiedere scusa anche a me».

Eduardo sapeva manipolare il passato. Il busto di Stalin, che teneva in camera da letto, l’aveva trasferito nel giardino della nuova casa. Ci aveva scritto sotto: “Vomitate qui”. E quando c’era una festa, gli invitati sbronzi potevano vomitare in faccia a Stalin.

Read More

no-nazis-swastika1ANPI di Colle di Val d’Elsa invita tutti i propri iscritti a partecipare al presidio antifascista che si terrà a Siena domani, sabato 9 febbraio a partire dalle ore 16.30, presso le Logge del Papa. Nel capoluogo della nostra provincia i fascisti marciano  liberamente per le vie del centro e tale manifestazione si svolge persino con il Patrocinio del Comune di Siena.
Questa ennesima provocazione deve trovare una risposta ferma da parte di ogni sincero antifascista.

Di seguito il comunicato dell’ANPI Provinciale di Siena

L’ANPI condanna ogni tentativo di strumentalizzare la Giornata del Ricordo con l’unico e inutile scopo di riproporre e riabilitare il regime fascista, sconfitto dagli italiani e dagli eserciti alleati con la Resistenza e la guerra di liberazione nazionale concluse il 25 aprile 1945.

Oggi, mentre la situazione economica, sociale, politica e istituzionale desta sempre maggiori preoccupazioni, aprendo la strada alla sfiducia dei cittadini e all’incertezza sul futuro anche democratico per il nostro Paese, l’ANPI, che continua a rappresentare con grande impegno e coerenza i Partigiani e la Resistenza nella loro complessità, chiama tutte le forze democratiche a un impegno accresciuto in difesa degli ideali di libertà, uguaglianza, giustizia sociale, antifascismo e pace sanciti nella Costituzione, ai quali tutte le pubbliche istituzioni hanno il dovere di richiamarsi nel loro operare concreto.

In contraddizione con questo obbligo, sembra invece volersi comportare la Giunta Comunale di Siena che, anche in contrasto con il Regolamento che fa divieto di concedere spazi pubblici a chi non si impegna a garantire il rispetto della Costituzione della Repubblica, ha concesso non solo spazi, ma anche il Patrocinio a una manifestazione organizzata da associazioni i cui componenti si autodefiniscono “fascisti del terzo millennio”.

Come già accadde nella Resistenza, l’ANPI chiama all’unità e alla vigilanza partiti politici, associazioni e cittadini democratici, perché superino in nome dell’antifascismo e della democrazia ogni dannosa divisione, al fine dei sconfiggere sul nascere ogni tendenza ed ogni volontà di riabilitare le idee antidemocratiche e antilibertarie del fascismo da qualsiasi parte vengano riproposte.

Invitiamo a partecipare al presidio antifascista che si terrà alle Logge del Papa dalle 16,30, e alle Stanze della Memoria, dove l’Istituto Storico della Resistenza ha organizzato un incontro di approfondimento sul tema delle foibe alle 17,45.
La Resistenza si fa con la conoscenza.

Siena li 8-2-2019

Read More

whatsapp-image-2018-07-02-at-10-16-47

Read More

martiri_montemaggio0001

Oggi, 28 marzo 2018, ricorre il settantaquattresimo anniversario dell’Eccidio di Montemaggio. Alle ore 11.00, verrà deposta la corona alla Cappella Partigiani del Cimitero Colle Val d’Elsa alla presenza dei gonfaloni e dei rappresentanti istituzionali degli Enti. Ricorderemo Angiolo Bartalini, Piero Bartalini, Emilio Berrettini, Enzo Busini, Giovanni Cappelletti, Virgilio Ciuffi, Franco Corsinovi, Dino Furiesi, Giovanni Galli, Aladino Giannini, Ezio Grassini, Elio Lapini, Livio Levanti, Livio Livini, Folco Martinucci,  Emilio Nencini, Orvino Orlandini, Luigi Vannetti, Onelio Volpini, e rivolgeremo un pensiero a Walter Bianchi e  Vittorio Meoni.

Sul sito de Il lavoro culturale è stato pubblicato poche ore fa un importante articolo contenente l’analisi di un caso relativo alla voce di Wikipedia dedicata all’eccidio stesso. Lo trovate a questo link, vi invitiamo a leggerlo

Read More

ANPI Colle Val d’Elsa esprime la sua assoluta contrarietà alla sospensione, comunicata dall’ANPI nazionale, della manifestazione antifascista prevista a Macerata per il 10 febbraio.  Per questo condividiamo, e invitiamo a condividere, il comunicato dell’ANPI Provinciale di Siena.

“Anpi Siena ha sempre convintamente perseguito una prassi di cooperazione con le Istituzioni dello Stato con l’obiettivo di difendere la legalità costituzionale che non prevede la ricostituzione del partito fascista, sotto qualsiasi forma.

Nella presente e convulsa fase pre-elettorale, tale linea è fortemente scossa dalla facilità con cui le liste dichiaratamente neo-fasciste sono state ammesse su tutto il territorio nazionale alla competizione elettorale dagli organi giurisdizionali chiamati ad applicare la legge, pur in presenza di numerosi segnali di recrudescenza del neofascismo nelle sue forme consuete della violenza, dell’odio e della tracotanza. Quello che è accaduto a Macerata – in cui un tragico fatto di cronaca viene evocato a pretesto per una reazione razzista di chiara marca neofascista – aggiunge ulteriori motivi di preoccupazione: la decisione di Anpi, che ha fatto seguito a quella di altri soggetti istituzionali dell’antifascismo nazionale, quali Arci, CGIL e Libera, di aderire all’invito a sospendere la preannunciata marcia antifascista, ci trova contrari.

A nessuno sfugge quanto il clima di conflitto vissuto localmente possa aver influito in una decisione prudente; ma occorre ribadire che non si possono vietare contemporaneamente manifestazioni neo-fasciste e manifestazioni antifasciste: nessun parallelismo può e deve essere tollerato tra il richiamo ai valori della Resistenza e della Costituzione, che stanno alla base della dignità nazionale e ciò che, nell’ottantesima ricorrenza delle leggi razziali, torna a infangare il processo di riscatto democratico del nostro paese.

La decisione di organizzare altrove ed in altra data, la manifestazione antifascista, assunta dalle organizzazioni nazionali, adesso, lascia nelle mani delle autorità dello Stato il potere di impedire, con ogni mezzo, la realizzazione di manifestazioni illegali da parte dei gruppi neofascisti e neonazisti; affida a quelle stesse sedi istituzionali anche l’obbligo di tutelare, invece, l’innegabile e non conculcabile diritto a manifestare di chiunque contro lo scempio dei conati neofascisti.
Ogni atto, ogni decisione di pubblica sicurezza e dell’autorità prefettizia, che potrà consistere o essere letta come equiparazione di valori contrapposti, dovrà essere posta in carico alle autorità locali e insieme al Ministro degli Interni ed al Governo della Repubblica; ogni concessione alla tracotanza dei neofascisti sarà un oggettivo contributo al deterioramento della fiducia nella volontà istituzionale di perseguire le finalità costituzionali di libertà, eguaglianza, democrazia.

La credibilità delle istituzioni non è un bene illimitato: Anpi Siena chiede che se ne tenga conto, auspica che la presenza dello Stato a difesa dei valori della democrazia – che non contemplano il diritto di fascisti e dei razzisti a sfilare – non si concretizzi come altre volte con manganellate inferte indiscriminatamente.
La violenza simbolica del tricolore usato come “copertura” dal fascio-leghista di macerata, e lasciata sulle sue spalle, deve far orrore a chi ha giurato di servire quello stesso Stato che la assume come bandiera, e deve motivare una reazione che non sia l’ingiustificata e infondata “terzietà” dello Stato tra fascismo e antifascismo.

Lo Stato Costituzionale è antifascista o non è legittimo.”

Potete trovare il post a questo link

Read More

La Sezione ANPI di Colle di Val d’Elsa aderisce agli appelli della Sezione ANPI di Chianciano Terme, del Coordinamento ANPI Valdichiana 2 e del Comitato Provinciale ANPI di Siena contro la Festa Nazionale di Casa Pound prevista a Chianciano Terme. Trovate di seguito il testo degli appelli.
La Sezione ANPI di Colle di Val d’Elsa coglie l’occasione, inoltre, per esprimere la propria solidarietà ad ANPI Valdichiana per gli attacchi e gli offensivi commenti comparsi sulla propria pagina Facebook

14054122_1149398408465995_4062924487850462712_n

 

CasaPound non è la benvenuta a Chianciano! Qua di seguito i testi degli appelli della sezione di Chianciano Terme e del Consiglio Provinciale dell’ANPI di Siena.

APPELLO della SEZIONE ANPI di CHIANCIANO TERME

Chianciano Terme, 18 agosto 2016

CasaPound a Chianciano Terme: un appello per vigilare contro i pericoli del neo-fascismo. Alle istituzioni locali che rappresentano la Repubblica, alle forze democratiche, ai cittadini.

I “fascisti del terzo millennio”, come si autodefiniscono, hanno deciso di realizzare il loro annuale ritrovo a Chianciano Terme il prossimo settembre.
Malgrado la Costituzione repubblicana vieti esplicitamente la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del partito fascista, è stata finora tollerata dallo Stato la costante sfida che gli portano soggetti politici come questo, il loro pericoloso gioco su un crinale fatto di continue provocazioni, violenze, istigazione all’odio razziale, alla discriminazione, di goffa retorica guerrafondaia e militaresca, di astute illusioni e semplicistiche soluzioni.

Tutto un apparato di ciarpame ideologico tipico del ventennio, mescolato con molto fumo e confusione ideologica raccolta nel frattempo per strada. Utile a creare disorientamento, a muoversi meglio nella bolgia mediatica. A stordire gli ingenui.
Ma il nostro territorio non scorda le vittime della violenza fascista, i martiri che anche Chianciano dette nella lotta al nazi-fascismo: la memoria delle sofferenze subite durante il regime, la violenza con cui venne allora piegato un popolo intero.
Un popolo che ha lottato per uno Stato democratico. E che per quanti possano essere i problemi che ci troveremo ad affrontare, non rimpiangerà mai la fanfaronata spietata e crudele cui i fascisti odierni si richiamano.

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, unita in tutti i suoi livelli provinciali, richiama le forze repubblicane e in primo luogo i rappresentanti locali dello Stato, a vigilare con la massima attenzione. Chiediamo che non venga concesso saluto istituzionale, uso del suolo e di strutture pubbliche, partecipazione o sostegno a qualsiasi livello a una manifestazione i cui organizzatori esplicitamente denigrano i valori cui la nostra Costituzione antifascista si richiama. Invitiamo altresì le forze democratiche e i singoli cittadini ad aderire a questo appello.
L’Italia è e sarà una Repubblica libera, democratica e antifascista.

ANPI / Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Sezione di Chianciano Terme

APPELLO del COMITATO PROVINCIALE ANPI di SIENA
Apprendiamo che il movimento filo-fascista “Casa Pound” ha programmato di tenere la propria festa nazionale a Chianciano dal 9 all’11 settembre prossimi.

Nella prassi propagandistica del movimento rientra la ricerca di una visibilità mediatica giocata sui due registri che hanno sempre caratterizzato i conati neofascisti nel nostro paese: una facciata ostentatamente orientata al sociale, giovanilistica e moderna, una sostanza ferma su concezioni dell’individuo, dello stato, del potere che la nostra Costituzione ha dal 1948 ripudiato e dichiarate inconciliabili con la legislazione italiana e con gli stessi principi che fondano la cittadinanza.

In non pochi casi, alla violenza delle idee ha fatto seguito la violenza delle pratiche: le garanzie offerte al diritto di parola e alla iniziativa politica, sono state spesso piegate a vantaggio di un indebito diritto di tribuna per l’apologia di fascismo, che è a tutti gli effetti un reato penale, e che come tale andrebbe perseguito in ogni sua manifestazione.

Si può prevedere, pertanto, che l’evento annunciato si sviluppi in momenti di dibattito interno e di manifestazione di forza nella dimensione pubblica; il rilievo nazionale comporta il rischio di imporre a cittadini di Chianciano e dei dintorni una presenza massiccia di individui e forze già note per facinorosità, per l’attitudine alla provocazione, per la predisposizione allo scontro.

Non meno grave è il rischio che si offrano microfoni e telecamere a rappresentanti di quell’ondata revanscista di chiaro segno neonazista che altrove, in Europa, ha potuto crescere alimentata da pulsioni razziste, neonazionaliste, populiste.

L’Anpi provinciale di Siena, la Sezione Anpi di Chianciano e tutte le Sezioni del territorio, ritengono di dover richiamare le forze istituzionali, espressione della Costituzione e della prassi democratica, a innalzare il livello di vigilanza:

- è auspicabile che, fatti salvi i diritti connessi all’uso di strutture private, nessuna struttura pubblica, per proprietà o gestione o pertinenza, sia messa a disposizione di eventuali richieste e che nessuno spazio pubblico venga concesso per la messa in atto di attività di proselitismo e di propaganda politica;
- è auspicabile che nessuna figura di rilievo istituzionale, né in rappresentanza di enti locali, né di corpi dello stato, né di forze politiche che si intendano costituzionali, porti saluti o partecipi agli eventi di cui si comporrà il programma complessivo;
- è fondamentale che le forze dell’ordine vigilino sul rispetto di ogni regola della civile e democratica convivenza, a partire dall’applicazione delle norme che colpiscono i reati di apologia del fascismo, di istigazione all’odio razziale, di minaccia all’ordine pubblico e al decoro delle istituzioni democratiche.

L’ANPI provinciale di Siena non nasconde il timore che l’iniziativa del movimento neofascista possa innescare reazioni di natura non istituzionale e possa trovare chi risponde sul piano del confronto e dello scontro sul terreno: invita tutti i cittadini, di ogni età e credo politico, a manifestare la propria contrarietà a tale presenza, nei modi compatibili con il sentimento democratico e nel rispetto dell’incolumità fisica delle persone, dell’integrità del patrimonio urbanistico, della sensibilità della collettività chiancianese che si trova direttamente esposta in tale circostanza.

L’ANPI provinciale di Siena si affida alla sensibilità democratica e al senso di responsabilità delle istituzioni, delle forze politiche, dei rappresentanti degli organi dello Stato, delle forze dell’ordine perché quanto in programma possa svolgersi nel silenzio e nell’isolamento che ha accompagnato, fino ad ora e in linea con una tensione antifascista che non si è mai sopita, ogni tentativo di accreditarsi come soggetto politico da parte di una forza che, fin quando non si sarà allineata ai principi democratici e antifascisti che reggono il nostro paese, e alle leggi che li perseguono nella concrete manifestazioni di pensiero e di azione, resterà solo un patetico tentativo di contrabbandare il buio della storia e di spacciarlo come possibilità del nuovo.

Non c’è futuro nel ritorno ai fascismi: non c’è posto per il fascismo nel nostro presente.

Il Consiglio provinciale ANPI di Siena

Per adesioni:
–>EMAIL:
info@anpisiena.it
anpivaldichiana@outlook.com
–>FACEBOOK:
anpisiena
anpivaldichiana

Hanno già aderito all’appello:

Sezione Anpi Chianciano
Consiglio provinciale ANPI di Siena
Sezione Anpi Torrita di Siena
Circolo Anpi di Ateneo “Carlo Rosselli”
Sezione Anpi Sovicille
Sezione Anpi Sinalunga
Sezione Anpi Pienza
Sezione Anpi Sarteano
Sezione Anpi Monticiano
Sezione Anpi Casole d’Elsa
Sezione Anpi San Gimignano
Sezione Anpi Poggibonsi

Read More