#pericolosintolleranti
Non ci pare “reato” pubblicare la notizia delle celebrazioni dell’Eccidio riferendo che esistono anche altre interpretazioni della drammatica vicenda. Con l’occasione dispiace dover segnalare che nella stessa Anpi ci sono frange di pericolosi intolleranti come coloro che hanno scritto sul sito intemet della sezione di Colle val d’Elsa parole offensive nei confronti del Corriere di Siena dimostrando così di non aver appreso la lezione della Resistenza e, tanto meno, quella del famoso pensiero di Voltaire. Il messaggio della Liberazione è proprio questo: rispettare le idee di tutti. E Meoni, in questa civile lettera, dimostra di averlo capito. Qualche suo iscritto, no.
(Corriere di Siena, 5 aprile 2015 - Qui, l’articolo completo)
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Primo pensiero. Da parte nostra, a questo punto, ringraziamo le (pensate buffo) centinaia di “pericolosi intolleranti” che in questi giorni hanno apprezzato, condiviso e rilanciato la nostra presa di posizione, a partire dal sito e dalla nostra pagina facebook.
Li ringraziamo perché, anche se ignorano platealmente gli insegnamenti della Resistenza e di Voltaire (“disapprovo quel che dici, ma difenderò etc. etc.”; sì lo sappiamo, non è di Voltaire, ma che ci volete fare?), si vede hanno avuto buon occhio nel discernere tra realtà e distorsione propagandistica della storia (o “altre interpretazioni della drammatica vicenda”).
Secondo pensiero. Oh, sia detto per la cronaca: ci dispiace rinunciare definitivamente alla speranza di ottenere la patente di “comprensione del messaggio della Liberazione“, concessa a discrezione del già citato quotidiano (che in passato non ha esitato a dare ampio spazio ai comunicati stampa e alle iniziative della sezione senese dell’Associazione di Promozione Sociale Casa Pound, autodefinitisi “fascisti del terzo millennio”, oltre ad altri articoli apologetici su esponenti variamente eroici del fascismo senese).
Terzo pensiero. Il Corriere di Siena? Ah, ecco…
Però appunto: il dottore ci ha prescritto un rigidissimo regime comportamentale: camminare molto, mangiare sano e non fare sforzi inutili, ragion per cui tagliamo corto la querelle col Corriere di Siena e diamo senz’altro il via alla campagna di autodenuncia #pericolosintolleranti.
Se anche voi – nostri iscritti, amici, compagni di strada del Festival Resistente di Montemaggio e di tutte le altre nostre iniziative – per scelta, ventura o perché costretti dal destino, siete finiti tra i pericolosi intolleranti della sezione ANPI colligiana, vi invitiamo a farvi avanti e mostrarvi per quel che siete alla pubblica opinione, con contributi scritti, visuali, sonori e quant’altro vi venga in mente.
#Pericolosintolleranti di tutto il mondo unitevi! (o no, è uguale)
Nella foto: #pericolosintolleranti in un momento di riposo. Pochi istanti dopo avrebbero ripreso la loro consueta attività: offendere gli insegnamenti di Voltaire e la libertà di pensiero.